PORTA FUORI (RA) - "Ai miei ragazzi ho sempre detto che la subacquea deve essere un mezzo e non un fine; l'obiettivo principale è divertirsi, scoprire nuove cose". Queste le parole di Gabriele Tagliati, responsabile del coordinamento attività subacquee Uisp Emilia-Romagna. E martedì scorso, nella piscina Acquae di Porta Fuori, il divertimento non è affatto mancato. Dieci coppie si sono sfidate a colpi di baci e tiri al bersaglio in apnea; tra gli innamorati ce n'erano addirittura due travestiti da sirena e pirata. Le tribune erano piene, come anche la pizzeria Barbè, dove tutti i concorrenti si sono ritrovati per festeggiare. Un'atmosfera rilassata, piacevole; un'energia così positiva da coinvolgere anche Gabriele Tagliati, a cui san Valentino non è mai piaciuto particolarmente e che, grazie alla serata, dice di aver riscoperto questa ricorrenza.
Tagliati ha ambizioni audaci. Ciò a cui mira è un cambiamento di paradigma all'interno dell'associazione. "Purtroppo tra i miei compagni - afferma Gabriele - ci sono superuomini che credono che il sub sia ancora appannaggio di pochi. Le donne, per esempio, non sono ancora ben accette. Secondo loro, per intenderci, il sub è quello che combatte con gli squali". Ma qualcosa si sta muovendo. "Il cambiamento è recepito", ci dice Gabriele. Ed è proprio in questa direzione, quella della lungimiranza e delle buone prospettive, che si inserisce il consiglio nazionale dei ragazzi del coordinamento attività subacquee della Uisp. Il 22 febbraio, infatti, si incontreranno a Genova una quindicina di ragazzi, tra i 12 e i 15 anni, per discutere dell'attività sportiva del coordinamento, di ciò che vorrebbero cambiare e di ciò che, invece, vorrebbero rimanesse una costante del gruppo. Insomma, Gabriele punta sui giovani sportivi per portare nuovo ossigeno ai sub.